24 luglio 2023 #CileDemocratico #CileDiverso #CileSostenibile #Cile #Colonne

Immagine del Paese, uno sforzo pubblico-privato

Impostazioni di accessibilità

Di Rossana Dresdner, direttore esecutivo della Fundación Imagen de Chile, e Ignacio Fernández, direttore generale di ProChile:

Le strategie e le azioni di branding nazionale Le strategie e le azioni di nation branding - una pratica adottata da un numero crescente di Paesi - cercano di creare o migliorare l'immagine di una nazione tra i cittadini e/o i decisori di altri Paesi. Si tratta di piani ambiziosi, di natura globale e non settoriale, che cercano di migliorare la percezione di un Paese nel suo complesso e che dipendono da un lavoro altamente coordinato con i diversi settori. Non esiste una formula unica su come farlo.

Nel caso del Cile, la costruzione dell'immagine del Paese avviene quotidianamente, attraverso diverse istanze, dall'attività di esportazione, alla partecipazione straordinaria dei nostri atleti e al lavoro dei nostri osservatori del nord. Uno sforzo guidato dalla Fundación Imagen de Chile (FICH), rafforzato dalla collaborazione tra il settore pubblico e quello privato, di cui ProChile è uno degli attori principali.

Recentemente, la FICH ha condiviso il suo Studio Longitudinale 2023, un'analisi annuale che monitora la percezione del nostro Paese in diversi mercati prioritari. Tra i punti salienti di questa versione, spicca il posizionamento dello "sviluppo scientifico" e della "sostenibilità" come attributi differenzianti del Cile. Tuttavia, una delle caratteristiche che si è consolidata negli anni è la qualità dei prodotti di esportazione: il 47% degli intervistati ha sottolineato l'eccellenza delle merci che il Cile invia nel mondo. I nostri prodotti sono riconosciuti per la loro qualità, diversità e artigianalità, caratteristiche che si sono rafforzate nel tempo.

Tuttavia, per avere un'immagine positiva del Paese, le nostre azioni devono sostenere i discorsi. Come ha giustamente affermato Simon Anholt, creatore del Nation Brands Index, "i Paesi vengono giudicati per quello che fanno e per come si comportano, non per quello che dicono".

In questo senso, dobbiamo continuare a lavorare con tutti gli strumenti a nostra disposizione, mostrando la nostra variegata offerta esportabile e i nostri servizi nelle fiere internazionali, implementando campagne di marketing digitale e stabilendo solide relazioni con la stampa estera. Le campagne internazionali di FICH e il sostegno ai marchi settoriali di ProChile, come Wines of Chile o CinemaChile, sono esempi notevoli di come possiamo rafforzare la nostra presenza globale.

I responsabili delle istituzioni che si occupano dell'immagine del Paese devono aprire i canali di partecipazione ai rappresentanti di tutti i settori coinvolti, per continuare a consolidare ed evidenziare questa identità e per poterla tradurre in una politica di Stato. E quindi fare in modo che tutti coloro che costruiscono il marchio Paese sentano che appartiene a loro, ne siano orgogliosi e lo utilizzino in tutti i loro spazi e azioni. Come si è detto, si tratta di un piano ambizioso, ma sul quale non possiamo restare indietro.

Costruire l'immagine del nostro Paese è un compito collettivo che richiede coesione e uno sforzo continuo, trasversale ai settori pubblico e privato, dalla tecnologia alla cultura, da Arica all'Antartide. Solo così riusciremo a superare i confini e a lasciare un segno positivo nel concerto globale.

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