Nell'ambito dell'incontro sull'immagine di Cile 2024, la rappresentante dell'agenzia di promozione brasiliana ha fatto riferimento alla necessità di approfondire la collaborazione tra i Paesi della regione, al valore della sostenibilità alla base di Marca Brasil e alle nuove esperienze di rigenerazione turistica nel suo Paese.
"Credo nella collaborazione. Qui in Sud America dobbiamo lavorare insieme, perché insieme siamo più forti", ha dichiarato Jaqueline Gil, direttore marketing, business e sostenibilità di Embratur (l 'agenzia brasiliana per la promozione del turismo). "Se le persone che ci visitano percepiscono che siamo uniti, che c'è connettività, che i marchi hanno valori che si completano a vicenda, più forti diventiamo". Gil è stato uno dei relatori internazionali che hanno partecipato alla sesta versione dell'incontro annuale della Fundación Imagen de Chile (FICH), dove ha parlato dell'importanza del place branding e del suo valore nel posizionamento internazionale di un Paese.
Durante la sua visita in Cile, la direttrice di Embratur ha sottolineato "l'interazione che avviene tra il settore pubblico e quello privato", ritenendo "interessante l'alto livello a cui si lavora nel Marchio Cile". In questo senso, ha apprezzato l'importanza data all'immagine del Paese, promuovendo spazi di discussione su "come possiamo fare un passo avanti, come possiamo generare un maggiore impatto attraverso il marchio nel mondo".
In questo senso, il Consiglio Iberoamericano dei Marchi dei Paesi (CIMAP), che il Cile presiede quest'anno e che avrà Santiago come sede del forum del 2024, acquista rilevanza. "Istituzioni e gruppi come il CIMAP rafforzano e sono la base da cui dobbiamo partire per lavorare sul tema del branding. Sono un'entusiasta del CIMAP e il Brasile partecipa ancora una volta a questa iniziativa", ha dichiarato Jaqueline Gil.
Per quanto riguarda il marchio Brasile, ha parlato di come il suo Paese abbia lavorato per incorporare, all'interno della sua narrazione storica, i valori che oggi sono considerati prioritari, tra cui lasostenibilità. "Oggi il marchio cerca di essere un intermediario che ci permette di rendere visibile ciò che il Paese fa, per essere un luogo migliore per l'umanità e anche per coinvolgere coloro che ci visitano, unendo gli sforzi per renderci più forti insieme nella protezione della natura, della cultura e delle persone", ha detto.
Turismo di rigenerazione
Un'indagine condotta quest'anno da Embratur su undici mercati esteri ha mostrato che i visitatori del Brasile scelgono come mete le spiagge, il carnevale e l'Amazzonia, luoghi tradizionalmente preferiti dai turisti, ma che negli ultimi anni sono stati accompagnati da un crescente interesse per le esperienze di conservazione della natura. "Stiamo lavorando per la diversificazione. Questo include le piccole città, le esperienze con il territorio e la gastronomia, e ciò che ha a che fare con la sostenibilità e le esperienze di turismo di rigenerazione", ha spiegato Jaqueline Gil.
"La ricerca ci ha insegnato che i turisti vogliono lasciare i luoghi che visitano migliori di come li hanno trovati al loro arrivo. Questo significa che le persone vogliono essere coinvolte in esperienze che lascino la natura meglio conservata o che permettano la rigenerazione degli spazi", ha detto il direttore di Embratur.
Alla luce delle sfide che comporta affrontare la conservazione in Paesi che dipendono economicamente dall'estrazione di materie prime, l'esperta ritiene che le due cose non si escludano a vicenda. "Siamo Paesi produttori di materie prime, quindi penso che sia il Cile che il Brasile debbano lavorare su questo tema, su come produrre e vendere materie prime e allo stesso tempo conservare la natura", ha affermato l'esperta. "La strada da seguire è quella di integrare la produzione con questioni che contribuiscono al nostro ambiente, non solo nel Paese, ma anche a livello globale", ha concluso.
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