I membri del Team Chile e del ParaChile sono stati premiati per aver incarnato i valori e lo spirito del Cile, in una cerimonia che ha riunito i medagliati e i dirigenti di Santiago 2023.
Nell'ambito delle attività che hanno segnato la chiusura dei Giochi di Santiago 2023, la Fundación Imagen de Chile ha organizzato un incontro per riconoscere i medagliati panamericani e parapanamericani del nostro Paese. Tra i presenti, il karateka cileno Rodrigo Rojas, la tennista Macarena Cabrillana, il nuotatore paralimpico Vicente Almonacid e il giocatore di basket 3×3 Daniel Arcos. Erano presenti anche Felipe Bianchi, direttore della comunicazione di Corporación 2023; Alejandro Bacot, vice direttore della legacy e della sostenibilità; Laura Jil, responsabile della sostenibilità.
Per l'occasione, Rossana Dresdner, direttore esecutivo di Imagen de Chile, ha sottolineato che i Giochi di Santiago 2023 "sono stati un'opportunità per esprimere la vera essenza del Cile al mondo: abbiamo mostrato al mondo la forza, la capacità di sforzo, il lavoro collaborativo, la dedizione, il misticismo e i valori". Ha aggiunto che gli atleti "rappresentano la migliore immagine che il Cile può presentare al mondo e ne siamo grati".
Da parte sua, Felipe Bianchi ha sottolineato i buoni risultati proiettati dall'immagine del Cile nel mondo: "Gli obiettivi di questi giochi, che erano quelli di mostrare la diversità che il Cile possiede, la capacità di organizzare eventi di buon livello e che siano anche sostenibili, sono stati completamente raggiunti. C'è un prima e un dopo Santiago 2023".
Gli atleti e i para-atleti sono stati grati per la nomina e il nuotatore paralimpico Vicente Almonacid ha sottolineato che "come atleta mi sento molto orgoglioso di portare questi colori in giro per il mondo e che ora Imagen de Chile ci ha nominato come rappresentanti vi dà la responsabilità di fare bene".
La tennista Macarena Cabrillana ha sottolineato il valore dell'inclusione che ha permeato questo evento sportivo. "Un evento così bello mi segnerà senza dubbio per tutta la vita. C'è un progresso nel riconoscimento dei parasportivi come atleti ad alte prestazioni e non come qualcosa di ricreativo, la gente si è resa conto del nostro alto livello", ha concluso.
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