08 giugno 2022 #Cile sostenibile

Giornata mondiale degli oceani: le pietre miliari della ricerca cilena per estendere la conservazione degli oceani

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Ogni 8 giugno si celebra la Giornata internazionale per la gestione sostenibile e la protezione degli oceani, un tema in cui il Cile ha svolto un ruolo di primo piano negli ultimi anni. 

L'oceano copre tre quarti della superficie terrestre. Se prendiamo la quantità totale di acqua nell'oceano, il 3% è acqua dolce. Il resto si trova nel mare. La sua importanza è tale che oggi più di 3 miliardi di persone dipendono dalla biodiversità marina e costiera per il loro sostentamento e, se consideriamo la sua influenza sull'ambiente, il 30% della CO2 emessa dall'umanità viene assorbita da esso.

Per garantirne la tutela, il Cile ha adottato misure come politiche pubbliche locali e alleanze internazionali per salvaguardare il territorio.

Leader mondiale nella protezione delle aree marine

Con 10 parchi e 5 riserve marine, il Cile si posiziona oggi come il Paese della regione con la più grande area marina protetta, che si traduce in 6.435 km di costa e quasi 1.500.000 km2 di aree marine protette. Questa azione ci è valsa il riconoscimento della comunità internazionale, anche perché siamo uno degli Stati firmatari dell'Agenda 2030 che ha dimostrato la maggiore conformità in questo settore.

Le AMP (Aree Marine Protette) sono uno strumento fondamentale nella lotta al cambiamento climatico e il Cile è tra i 15 Paesi al mondo con la maggiore superficie protetta. Queste aree protette coprono attualmente il 42,3% della nostra Zona Economica Esclusiva (ZEE) e più della metà di esse corrispondono a Parchi Marini (senza pesca) e il 41,8% ad Aree Marine Protette Costiere Polivalenti (MCPMA).

Sforzo internazionale

Dei 361.132.000 km² di mare che oggi coprono la superficie del pianeta, solo l'1% corrisponde alla zona economica esclusiva del Cile. Questa realtà convalida l'idea che la protezione degli oceani debba essere un'iniziativa globale. Oggi il nostro Paese mantiene una serie di alleanze internazionali che cercano di proteggere gli oceani, come l'Alleanza internazionale contro l'acidificazione degli oceani o l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in cui gli Stati firmatari si sono impegnati, tra i vari punti, a conservare almeno il 10% delle aree costiere e marine entro il 2020. Entro il 2022, il Cile ha quadruplicato questa cifra.

Attualmente, il nostro Paese continua a promuovere progetti internazionali per una maggiore protezione degli oceani del mondo e, recentemente, è stato annunciato che il Cile guiderà, insieme al Canada, una proposta per la creazione di corridoi marini protetti in tutto l'Oceano Pacifico, aree di protezione in cui, con l'adesione di altri Paesi, si potrà continuare a proteggere gli ecosistemi marini senza dipendere dai limiti di ciascuna nazione.

Politiche pubbliche al servizio degli oceani

Un altro modo in cui il Cile contribuisce alla protezione degli oceani è attraverso la legislazione. Negli ultimi anni sono entrate in vigore diverse iniziative volte a limitare l'impatto umano sugli oceani, come il divieto di pesca a strascico sulle montagne sottomarine nel 2015, o la legge che vieta la plastica monouso nel 2021, un'iniziativa nata dalla società civile, che tra le sue basi cerca di evitare che questi rifiuti raggiungano il mare.

Nel corso di una nuova commemorazione della Giornata Internazionale dell'Ambiente, è stata annunciata la promulgazione della Legge Quadro sul Cambiamento Climatico, un'iniziativa che si pone l'obiettivo di rendere il Paese neutrale dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica e resiliente al clima al più tardi entro il 2050. L'annuncio si aggiunge agli sforzi per proteggere gli oceani, che oggi assorbono il 30% delle emissioni di Co2 nell'atmosfera e che hanno visto un aumento del 26% dell'acidità dalla rivoluzione industriale.

 

 

 

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