Sei anni fa, il Cile ha emanato la legge "No Plastic Bags" (21.100), la prima del suo genere in America Latina, e nel primo anno di attuazione l'uso di sacchetti di plastica è diminuito di quasi il 65%.
La normativa, promulgata nel 2018 e finalizzata a prevenire l'uso indiscriminato e non necessario della plastica, è iniziata a febbraio 2019 per i negozi della grande distribuzione e i supermercati, e nel 2020 ha incluso le piccole e medie imprese.
Il Bangladesh è stato il primo Paese a vietare i sacchetti di plastica nel 2002, dopo aver constatato che intasavano i sistemi di drenaggio e causavano inondazioni. Oggi, più di 100 Paesi vietano completamente i sacchetti di plastica monouso, mentre altri Paesi li vietano parzialmente o solo in alcune province, come l'Argentina e il Messico.
Inquinamento da plastica negli oceani
- Secondo le stime dell'organizzazione internazionale The Sea Cleaners, ogni anno vengono scaricati nell'oceano tra i 9 e i 14 milioni di tonnellate di rifiuti plastici.
- La plastica rappresenta circa l'80% di tutti i detriti presenti negli oceani, incidendo sull'ecosistema delle creature che li abitano.
- Il World Wildlife Fund (WWF) stima che oltre 100.000 balene, foche e tartarughe muoiono ogni anno per aver mangiato o essere rimaste intrappolate da sacchetti di plastica.
In cosa consiste la Legge 21.100?
- L'obiettivo è quello di contribuire alla tutela dell'ambiente vietando l'uso di borse di plastica, ad esclusione di quelle che costituiscono l'imballaggio primario degli alimenti, necessarie per motivi igienici o perché il loro utilizzo contribuisce a prevenire gli sprechi alimentari.
- A differenza di quanto avviene in altri Paesi, la legge cilena vieta tutti i tipi di sacchetti realizzati con plastica a base di petrolio.
- L'inosservanza è punita con una multa fino a 5 UTM per ogni sacchetto di plastica consegnato.
Esistono altre legislazioni cilene che vanno nella stessa direzione, come la Legge sulla plastica e i prodotti monouso (21.368), promulgata nel 2021, che mira a ridurre la produzione di rifiuti limitando la consegna di prodotti monouso nei punti di ristoro.
Solubag: sacchetti che si dissolvono in acqua
Un sacchetto richiede un minuto per essere prodotto, ha una durata di conservazione di 15-30 minuti, ma impiega 400 anni per degradarsi. Questo è il problema che ha spinto tre cileni a ideare sacchetti che si biodegradano in acqua in 5 secondi.
È così che nel 2014 è nata Solubag, un'azienda che fa parte del programma Made By Chile di Imagen de Chile e che nel 2018 ha iniziato a commercializzare la sua prima busta idrosolubile. Nel 2021, intanto, ha lanciato il primo imballaggio alimentare al mondo che si scioglie in acqua. La sua tecnologia si basa sulla stessa materialità utilizzata per creare le capsule che rivestono i farmaci.
"Siamo partiti dall'idea di voler sviluppare un nuovo detersivo che fosse incapsulato nel nostro materiale e che, una volta inserito in una lavatrice, entrasse in contatto con l'acqua, rilasciando così il detersivo. Proprio mentre stavamo sviluppando questa innovazione, il Cile stava implementando le normative per eliminare l'uso dei sacchetti di plastica e abbiamo deciso di dare una svolta, sviluppando sacchetti che si sarebbero sciolti senza contaminare a contatto con l'acqua", spiega Patricio Cabezas, uno dei soci fondatori di Solubag.
Solubag ha una gamma di prodotti idrosolubili in imballaggi flessibili, rigidi e in tessuto che vende in America Latina, Stati Uniti, Europa e Asia. Oggi è negli Stati Uniti che si concentrano le operazioni globali. "La legge che vieta l'uso dei sacchetti di plastica nei supermercati è in fase di attuazione nella maggior parte dei Paesi, quindi la nostra innovazione è un'ottima soluzione per questi mercati", afferma Cabezas.
Riguardo all'inserimento dell'azienda nella rete di partner Made by Chileans che utilizzano Marca Chile, sottolinea che "grazie a Marca Chile siamo riusciti a lanciare il nostro prodotto e a dargli visibilità a livello globale. Questo rapporto ci aiuta molto a posizionare il Cile come Paese nel concerto globale dell'innovazione e ci ha aiutato a posizionare il nostro marchio a livello globale".