13 marzo 2023 #Conoscenza e scienza

Dopo un decennio di esplorazione dei cieli, ALMA sta per incorporare un nuovo "cervello".

Impostazioni di accessibilità
Credito: A. Duro/ESO

A dieci anni dalla sua entrata in funzione, ALMA spera di continuare a contribuire alla scienza e allo sviluppo dell'umanità nel prossimo decennio. Ora disporrà di un nuovo supercomputer che gli permetterà di catturare immagini migliori dello spazio e di migliorare le prestazioni dell'osservatorio.

L'Atacama Large Millimeter/Submillimeter Array (ALMA) festeggia il suo decimo anniversario lunedì 13 marzo. In questo contesto, i responsabili dell'osservatorio sostengono che, per continuare a contribuire allo sviluppo scientifico e astronomico dell'umanità, la loro sfida principale nel prossimo decennio sarà quella di adattarsi al progresso tecnologico. In questa occasione, hanno annunciato l'incorporazione di un nuovo supercomputer in grado di elaborare le immagini del cielo con maggiore chiarezza rispetto a quello attualmente in uso. Ciò consentirà di compiere ulteriori progressi nella scoperta delle origini dell'universo e dei sistemi planetari, nonché nella ricerca di condizioni adatte alla vita nello spazio.

Per commemorare i dieci anni di ALMA, l'osservatorio ha organizzato un evento a cui sono state invitate diverse autorità, tra cui il ministro della Scienza Maisa Rojas. Ci sarà un cocktail per gli ospiti, un tour delle strutture di Atacama e un evento stampa in cui verranno battezzate le antenne del complesso astronomico.

Alejandro Sáez, ingegnere elettronico che lavora come responsabile tecnico del gruppo correlatore di ALMA, ha lavorato presso l'osservatorio quasi dalla sua nascita, collaborando a diversi progetti e scoperte. Commenta che le scoperte che più lo hanno colpito all'osservatorio sono state le immagini della formazione dei sistemi protoplanetari e le prime registrazioni di buchi neri nella storia, lavori ai quali ha collaborato. L'ingegnere spiega che il nuovo supercomputer di ALMA è un correlatore costruito appositamente e su misura che funziona solo nel contesto dell'esplorazione astronomica. L'ingegnere afferma che l'attuale tecnologia dei processori è diventata obsoleta e che con questo nuovo "cervello", come lo chiamano all'osservatorio, il lavoro sarà più veloce e la qualità delle osservazioni migliorerà.

Crediti: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO), B. Saxton (NRAO/AUI/NSF)

"Ad esempio, nei vecchi videogiochi si vedevano i colori in modo molto distinto, senza toni intermedi. Con questo nuovo processore, invece, si vedranno molti più toni intermedi. Ciò significa che si potranno vedere più dettagli dell'immagine che si sta osservando, il che è molto importante per poter individuare, ad esempio, i componenti chimici presenti nell'atmosfera di altre radiosorgenti", spiega Alejandro Sáez.

Alejandro affronta anche le sfide di ALMA per quanto riguarda il miglioramento delle sue apparecchiature elettroniche, aggiungendo: "voler fare questo cambiamento implica anche una sfida dal punto di vista della soddisfazione della domanda di dati scientifici. Non è così semplice come dire: ok, fermiamo il telescopio, lo aggiorniamo e riprendiamo le osservazioni. Non credo che la comunità scientifica sia disposta a perdere ore di osservazione a causa di questo aggiornamento. Quindi conciliare la necessità di aumentare la capacità di ALMA con l'attuale domanda è una sfida davvero importante".

ALMA è il radiotelescopio più potente del mondo. Attualmente è composto da 66 antenne distribuite in tutta l'area della pianura di Chajnantor, nella Cordigliera delle Ande, alcune delle quali distano chilometri l'una dall'altra. Scienziati di tutto il mondo lavorano a questo programma astronomico gestito, tra gli altri, dall'European Southern Observatory (ESO), dalla National Science Foundation (NSF) degli Stati Uniti e dal National Institute of Natural Sciences (NINS) del Giappone.

Credito: Collaborazione ALMA - EHT

David Fernández, progettista grafico integrale dell'osservatorio, evidenzia le scoperte fatte dal sistema del telescopio. Afferma che ALMA è un luogo in cui si generano nuove conoscenze, descrivendo la sua esperienza lavorativa come molto "gratificante" e "stimolante". Afferma inoltre: "Il Cile è un leader grazie alla sua geografia e alle caratteristiche che ha per l'astronomia; è un leader nell'astronomia. Penso che ALMA, essendo un luogo all'avanguardia nel suo campo, sia molto ben posizionato".

Il cyberattacco subito dal portale web e da alcuni sistemi operativi ha bloccato le osservazioni per più di un mese. Tuttavia, tutte le operazioni sono ora attive e si prevede che i miglioramenti apportati al processore aumenteranno la qualità del funzionamento del telescopio. Il Cile continuerà quindi ad avere un ruolo centrale nell'esplorazione dei cieli per fornire la conoscenza del futuro.

Altre notizie correlate
05 aprile 2023 #Innovazione e imprenditorialità #Conoscenza e scienza
28 febbraio 2023 #Innovazione e imprenditorialità #Conoscenza e scienza #Vita e cultura #Turismo e sport

Newsletter

Immagine del Cile