03 dicembre 2021 #CileDiverso

Un team guidato da un astrofisico cileno studierà l'eclissi solare totale in Antartide

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Il fenomeno astronomico del 4 dicembre sarà il secondo documentato dal Continente Bianco e non si ripeterà fino al 2039.

I ricercatori dell'Università del Cile che studieranno l'eclissi solare totale che sarà visibile questo 4 dicembre in Antartide alle ore 04:00 dal Cile continentale sono già installati presso la Joint Scientific Polar Station Glaciar Unión. Il team è guidato dall'astrofisico cileno Patricio Rojo e comprende anche il dottore in Scienze dell'atmosfera René Garreaud e la dottoranda Nitya Pandey.

Gli scienziati hanno portato sul campo strumenti astronomici per ottenere una buona registrazione del fenomeno, che durerà circa due ore, ma il tempo di copertura totale sarà di 46 secondi. Fotocamere, obiettivi, spettrografi e sensori atmosferici registreranno l'evento, che non si ripeterà fino al 2039.

Patricio Rojo, dottore in Astrofisica e direttore del Dipartimento di Astronomia dell'Università del Cile, è uno dei tre cileni a cui è stato intitolato un asteroide. Questo gruppo selezionato è composto da Mario Hamuy e José Maza, entrambi insigniti del Premio Nazionale per le Scienze Esatte. Pato Rojo afferma che questa sarà la quinta eclissi solare totale a cui assisterà. È stato a Shanghai nel 2009, sull'Isola di Pasqua nel 2010, a Coquimbo nel 2019 e a La Araucanía nel 2020.

"Nel 2003 è stata la prima spedizione a osservare un'eclissi dall'Antartide e a effettuare misurazioni a livello del suolo. Finora non ci sono state altre eclissi nella zona, quindi questa sarà la seconda occasione per misurare e prendere dati atmosferici. Stiamo andando con strumenti e sensori per effettuare misurazioni a diverse altezze dal livello del suolo", spiega l'astronomo.

La particolarità di misurare l'eclissi solare totale dall'Antartide evidenzia il valore del territorio antartico per la scienza in una molteplicità di discipline, tra cui in questo caso l'astronomia. L'Istituto Antartico Cileno (Inach) effettua spedizioni annuali nelle basi antartiche per realizzare diversi studi scientifici e per posizionare il territorio polare come laboratorio naturale per lo studio dei cambiamenti climatici.

"Il riscaldamento globale si verifica soprattutto nelle regioni polari. C'è uno scioglimento superficiale dei ghiacci", spiega Marcelo Leppe, direttore dell'Inach. Attraverso le spedizioni scientifiche, l'organizzazione cerca di incoraggiare lo sviluppo della ricerca scientifica, tecnologica e dell'innovazione in Antartide, nonché di promuovere la Regione di Magallanes come porta d'accesso al Continente Bianco e di diffondere la conoscenza delle questioni antartiche al grande pubblico.

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