Il nostro Paese si è classificato come leader della regione nell'indice che misura il contributo di 169 Paesi al bene comune del pianeta e dell'umanità in aree diverse come l'ordine mondiale, il cambiamento climatico, la prosperità, la cultura e la scienza.
Il Cile è stato classificato come il Paese latinoamericano che contribuisce maggiormente al bene comune del pianeta e dell'umanità, secondo la classifica del Good Country Index (GCI), creata dall'esperto internazionale Simon Anholt e pubblicata dal Corriere Diplomatico.
"Il fatto che il Cile figuri al primo posto nella regione è motivo di orgoglio, perché riconosce ciò che stiamo facendo nel Paese per contribuire a creare un futuro migliore per il mondo. In questo senso, è in linea con ciò che abbiamo cercato di raccontare del nostro Paese da Imagen de Chile, mostrando i contributi del Cile al mondo in termini di sostenibilità, qualità della vita e comunità", ha dichiarato il direttore esecutivo di Imagen de Chile, Constanza Cea. Complessivamente, il Cile si colloca al 33° posto su 169 Paesi.
Il Good Country Index misura regolarmente più di 160 Paesi, utilizzando un'ampia gamma di dati provenienti dalle Nazioni Unite e da altre organizzazioni internazionali. L'obiettivo è fornire a ogni Paese un bilancio che mostri a colpo d'occhio se è un creditore netto dell'umanità, un peso per il pianeta o una via di mezzo.
Gli assi di misurazione si basano su sette grandi categorie: scienza e tecnologia; cultura; pace e sicurezza internazionale; ordine mondiale; pianeta e cambiamenti climatici; prosperità e uguaglianza; salute e benessere.
Secondo queste categorie, il Cile si distingue soprattutto per il secondo posto al mondo in termini di ordine mondiale, che risponde a donazioni, rifugiati, tasso di natalità e accordi ONU firmati. La seconda categoria in cui il Cile appare meglio posizionato è quella della pace e della sicurezza internazionale (19° posto nel mondo), che si riferisce alle truppe di mantenimento della pace, al basso numero di vittime della violenza organizzata, alla bassa quantità di esportazioni di armi e al buon punteggio nell'indice di sicurezza informatica. La terza categoria in cui il Cile ottiene la migliore posizione è il contributo alla prosperità e all'equità mondiale (21° posto nella classifica globale), che si riferisce al commercio internazionale, ai volontari internazionali, al contributo agli investimenti diretti esteri all'estero, al contributo alla cooperazione allo sviluppo e al basso indice di finanziamento del terrorismo e di rischio di riciclaggio di denaro.
Perché è importante misurare la "bontà" dei Paesi? "Le grandi sfide che l'umanità deve affrontare oggi sono globali: cambiamenti climatici, crisi economiche, pandemie, crescita demografica, scarsità di acqua e di cibo. Tutti questi problemi trascendono le frontiere, quindil'unico modo per affrontarli è attraverso sforzi internazionali", sostiene il rapporto.
In America Latina, il Cile è seguito dall'Uruguay (45° posto assoluto) e dal Costa Rica (49°). Seguono la Repubblica Dominicana (60°), Panama (61°), Brasile (62°) e Argentina (63°). A livello generale, la lista è guidata da Svezia, Danimarca e Germania.
Accedi alla classifica completa qui: https://index.goodcountry.org/
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