Il surf farà il suo debutto ai Giochi Olimpici di quest'anno e il Cile sarà rappresentato da Manuel Selman. La geografia del Cile e i suoi atleti di talento fanno del Cile un Paese senza rivali per questo sport.
Pichilemu, nella regione di O'Higgins, è conosciuta come la capitale cilena del surf. Ma non si può parlare solo di un luogo quando si parla di surf. L'ex isola El Alacrán (l'onda El Gringo) ad Arica è l'unico luogo del Paese in cui si è svolto il World Championship Tour, ma ci sono altri ottimi spot a Iquique (Regione di Tarapacá), Viña del Mar (Regione di Valparaíso), Totoralillo (Regione di Coquimbo), Motu Hava nella baia di Hanga Roa (Rapa Nui) e Curanipe (Regione di Maule).
"La nostra lunga costa è ricca e varia nei tipi di onde che possiede", spiega il presidente della Federazione cilena di surf, Matías Álvarez. "In Cile è possibile praticare il surf in ogni tipo di condizione e abbiamo onde costanti tutto l'anno. Inoltre, il surf è uno sport adatto a tutte le età, i generi e i gruppi sociali. Il gran numero di spiagge permette di praticare il surf senza che queste siano affollate di gente. Per questo motivo gli stranieri ci visitano sempre e a loro volta influenzano lo sviluppo dei nostri atleti", afferma.
I dati della Federazione cilena di surf mostrano che in Cile ci sono 15.000 surfisti e 37 surf club. Questo sport è diventato così forte a livello nazionale che la squadra cilena si è classificata all'ottavo posto agli ISA World Surfing Games che si sono svolti a El Salvador a maggio e giugno. La squadra era rappresentata da grandi surfisti come Estela López, Lorena Fica e Manuel Selman, quest'ultimo riuscito a qualificarsi per i Giochi Olimpici di Tokyo, dove debutterà questo sport.
In occasione della Giornata Internazionale del Surf, alcuni dei più importanti surfisti cileni ci raccontano cosa li motiva e le caratteristiche che fanno del Cile un paese di surfisti.
Lorena Fica
Lorena è cinque volte campionessa nazionale di surf e vice-campionessa sudamericana della World Surf League. È la surfista cilena con la posizione più alta nella classifica delle qualificazioni della World Surfing League e ha fatto parte della squadra cilena che ha partecipato agli ISA World Surfing Games che si sono svolti a El Tunco, El Salvador, questo mese.
"Ciò che mi ha spinto a diventare un surfista è il contatto con l'oceano; abbiamo un ottimo rapporto. Mi piace molto lo sport e il surf ha contribuito a guidare la mia strada fin da quando ero piccola. Ciò che mi piace di più è la possibilità di liberarmi, di lasciar fluire le cose attraverso lo sport, di esprimere me stessa e, allo stesso tempo, di incontrare persone, di creare un circolo, una comunità, dove siamo tutti uguali in acqua", spiega.
Originaria di Arica, Lorena afferma che "il Cile è conosciuto in tutto il mondo per il suo surf, per le sue onde, per le sue sinistre perfette e per le sue onde gigantesche, così come per le sue onde tubolari. Il nord del Cile è noto per le sue onde davvero tubolari e il sud per le sue perfette sinistre. In entrambi i luoghi (nord e sud), le gigantesche onde oceaniche superano i cinque metri di altezza".
Cristián Merello
Classificato nella top ten mondiale del Big Wave Tour 2015-2016, il big wave surfer di Pichilemu (Regione di O'Higgins) racconta che il surf lo ha sempre interessato, poiché era solito vedere surfisti da tutto il mondo venire nell'hotel di sua madre a Pichilemu. "Mi sono innamorato del surf dopo averlo provato per la prima volta all'età di 11 anni. Ancora oggi non sono sceso dalla tavola (...) Poter surfare un'onda enorme che ha viaggiato per chilometri e chilometri e sentire quella scarica di adrenalina è fantastico".
"Il nostro Paese ha grandi onde perfette che possono essere paragonate alle migliori del mondo, come le Hawaii, il Portogallo e il Messico. Il Cile ha un potenziale simile. Siamo un Paese di surfisti", dichiara.
Rafaella Montesi
A soli 14 anni, la surfista Rafaella Montesi ha già ottenuto grandi trionfi: campionessa Under 12 nel Campionato sudamericano di surf per bambini tenutosi in Colombia (2019) e medaglia di bronzo Under 14 nel Campionato sudamericano di surf per bambini, tenutosi ancora una volta in Colombia (2020).
"Mi è sempre piaciuto fare sport. A tre anni ho imparato a sciare; era quello che facevamo in famiglia, con i miei genitori, gli zii e i nonni. In seguito sono passato dallo sci allo snowboard e mi è piaciuto molto. Da lì è nata la mia curiosità per gli sport da tavola. Essere a contatto con l'oceano, all'aria aperta, è la sensazione più bella del mondo", spiega.
"Essendo un Paese costiero con coste estese e molte spiagge, con diversi tipi di onde e diversi climi, il Cile è un Paese che può promuovere il turismo attraverso il surf. Ci sono onde enormi, come a Pichilemu e Arica, dove si sono già svolti campionati mondiali".
Estela López
Estela è una surfista di 15 anni di Navidad (regione di O'Higgins), che ha fatto parte della squadra cilena che ha partecipato agli ISA World Surfing Games in El Salvador. Si è piazzata tra i primi 21 e ha mancato di poco la qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo. "È uno dei campionati mondiali più difficili della storia, quindi sono andata a dare il meglio di me senza aspettarmi un grande risultato, solo per arrivare il più lontano possibile. Quindi, concludere al21° posto è stato incredibile, visto il livello della competizione e il numero di donne in gara. Sono stata molto felice e ora voglio dare il massimo per continuare a ottenere risultati migliori", ha dichiarato.
Estela afferma che il fatto che un surfista si qualifichi per i Giochi Olimpici sarà un grande passo avanti per questo sport in Cile. "Sicuramente aiuterà molto il surf cileno. Ora che abbiamo un surfista cileno che gareggia ai Giochi Olimpici, è ovvio che tutti sosterranno maggiormente gli sport nel Paese, in particolare il surf, che finora non ha avuto molto sostegno. Si apriranno molte porte per quelli di noi che stanno arrivando ora", ha aggiunto.
