24 marzo 2021 #CileDiverso

Agilità e rigore: una donna brasiliana racconta i suoi giorni in un hotel sanitario in Cile...

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"Questa era la mia disperazione: dover stare fino a tre giorni in un albergo sanitario. Immaginavo qualcosa di simile a un manicomio o a una loggia con accanto persone sconosciute. Mi passavano per la testa mille scene lugubri". La notte di lunedì scorso, 22 marzo, Nossa ha parlato via audio WhatsApp con Marcia Ledo, nativa di Pará, che ha dovuto soggiornare in un albergo sanitario prima di proseguire il suo viaggio in Cile.

Con l'aumento dei casi nella regione metropolitana di Santiago, con circa 1.000 nuove infezioni al giorno, e la scoperta di un nuovo ceppo proveniente da Manaus, il governo cileno ha aumentato i requisiti sanitari per chi arriva nel Paese. Se proprio dovete attraversare le Ande per arrivare a Santiago - attualmente l'unico ingresso cileno per gli stranieri - preparatevi a un lungo ed estenuante processo che può durare fino a cinque ore all'aeroporto Arturo Merino Benítez, e questo è solo l'inizio.

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Immagine del Cile