12 dicembre 2022 #CileSostenibile

Sette anni dopo l'Accordo di Parigi: scopri come il Cile sta affrontando il cambiamento climatico

Impostazioni di accessibilità

Considerato una delle pietre miliari più importanti dell'azione internazionale per combattere la crisi climatica, l'Accordo di Parigi è riuscito per la prima volta a impegnare quasi tutti i Paesi del mondo nella causa comune di contenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2ºC entro la fine del secolo. Uno degli Stati impegnati è stato il Cile che, dopo aver firmato l'accordo nel 2017, ha promosso diverse azioni per contribuire a questo obiettivo comune. Ecco alcune delle azioni che il nostro Paese ha promosso nell'ambito dell'Accordo di Parigi. 

Legge quadro sui cambiamenti climatici

Il 13 giugno 2022 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge Quadro sul Cambiamento Climatico, un atto legislativo storico che fissa l'obiettivo di rendere il Cile neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio e resiliente al clima al più tardi entro il 2050, una data che potrebbe anche essere anticipata se le circostanze lo consentissero, dato che sarà rivista ogni cinque anni. Inoltre, per affrontare il cambiamento climatico, stabilisce azioni concrete per 17 ministeri.

In questo modo, il nostro Paese è diventato il primo Paese in via di sviluppo a sottoscrivere per legge la carbon neutrality, un'azione che rende le politiche ambientali una questione di Stato, impegnando i futuri governi in questa causa.

Proteggere gli oceani: i polmoni del pianeta

Sebbene spesso si pensi che vasti tratti di foresta, come quella amazzonica, siano i principali responsabili della produzione di ossigeno, ciò non è del tutto corretto. Sebbene siano fondamentali per il pianeta, il 50% dell'ossigeno che respiriamo è prodotto dagli oceani. Con 10 parchi e 5 riserve marine, il Cile si posiziona oggi come il Paese della regione con la maggiore area marina protetta, che si traduce in 6.435 km di costa e quasi 1.500.000 km2 di aree marine protette. Questa azione ci è valsa il riconoscimento della comunità internazionale, anche perché siamo uno degli Stati firmatari dell'Agenda 2030 che ha dimostrato la maggiore conformità in questo settore.

La COP27 e l'impegno ad affrontare la crisi climatica

Nell'ambito della 27ª Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022 (COP27), il ministro dell'Ambiente Maisa Rojas ha presentato un'estensione del Contributo Nazionale Determinato (NDC ) annunciato dal Cile nel 2020. L'annuncio di allora prevedeva 17 obiettivi e 169 target, con i quali il Cile si impegnava a ridurre le emissioni di CO2, oltre alla creazione di un "budget di carbonio" di 1.100 Mt e al raggiungimento di un picco massimo di emissioni. La nuova estensione include l'aumento delle aree protette del Paese di oltre un milione di ettari e l'inversione della tendenza all'aumento delle emissioni nazionali di metano entro il 2025.

Cile sensore del cambiamento climatico

Sebbene il nostro Paese non sia tra quelli con il maggiore impatto sull'aumento dei cambiamenti climatici nel pianeta, le nostre caratteristiche geografiche ci rendono altamente vulnerabili alle conseguenze del fenomeno, con conseguenze che vanno dalla crisi idrica, all'aumento delle temperature, allo scioglimento dei ghiacciai, tra le altre.

Questa sensibilità fa sì che il nostro Paese sia lo scenario ideale per monitorare gli effetti che questa crisi sta avendo sull'ambiente, ed è per questo che il Ministero della Scienza e della Tecnologia, insieme ai Ministeri dell'Ambiente e degli Affari Esteri, ha lanciato nel 2022 l'Osservatorio del Cambiamento Climatico (OCC), una rete integrata con più di 30 serie di dati estratti dalle stazioni di monitoraggio di varie istituzioni pubbliche e private, che coprono il deserto, le valli centrali, le montagne, le foreste nazionali, la Patagonia e il territorio antartico. Le informazioni raccolte da questa rete di sensori sono attualmente aperte e comprendono informazioni standardizzate su acqua, oceani, atmosfera e criosfera, tra gli altri argomenti, disponibili all'indirizzo occ.minciencia.gob.cl.

 

 

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