I quattro video prodotti dalla Fundación Imagen de Chile e diffusi per la commemorazione del 50° anniversario del colpo di Stato, hanno già avuto quasi 8 milioni di visualizzazioni su Youtube.
A poco più di un mese dalla sua uscita, il documentario "50 anni: identità, memoria e futuro" ha accumulato quasi diecimila visualizzazioni su YouTube. Il documentario è stato prodotto dalla Fundación Imagen de Chile ed è il fulcro della campagna dell'istituzione per commemorare il 50° anniversario del colpo di Stato. L'obiettivo è quello di far incontrare la realtà dei cileni che vivono all'estero con quella dei cileni che vivono in Cile. Oggi sono più di 1,2 milioni i cileni, o i discendenti di cileni, che vivono all'estero.
"Volevamo raccogliere, ritrarre e condividere quella realtà, mostrare quelle vite, quelle esperienze personali, dei cileni che vivono in quei pezzetti di Cile, racchiuse in quei ricordi e in quelle usanze, ma anche nella vita concreta di tutti i giorni. Cosa pensano, come vivono. Quali aspetti della cultura cilena conservano, come coesistono in questo mix, cosa desiderano, cosa apprezzano del Cile", ha dichiarato Rossana Dresdner, direttore esecutivo della Fundación Imagen de Chile.
Il documentario, della durata di 33 minuti, presenta testimonianze di cileni che vivono in Svezia, Messico e Argentina, molti dei quali sono fuggiti in esilio dopo il colpo di stato militare e ora, a distanza di 50 anni, si sono ritagliati una nuova vita e identità in altre terre. Include anche testimonianze di cileni che hanno viaggiato più di recente, per lavoro o per studio, e che sono diventati parte della comunità cilena all'estero.
Oltre all'opera principale, sono stati prodotti altri tre documentari, ciascuno incentrato su uno dei Paesi precedentemente menzionati. Insieme, questi documentari e i relativi trailer hanno accumulato quasi 8 milioni di visualizzazioni. Nell'ambito di questa iniziativa è stato lanciato anche un sito web che ospita i quattro audiovisivi e che offre anche altri tipi di contenuti che riflettono la realtà dei cileni che vivono lontano dalla loro patria e come sono stati percepiti dal mondo negli ultimi 50 anni.
"Crediamo che si tratti di un tema universale che parla di una realtà attuale e futura in Cile, ma anche nel mondo: la migrazione, l'esilio e l'identità nazionale al di là dei confini fisici. Volevamo ritrarre le esperienze individuali e, sulla base di queste, mostrare i legami che mantengono con il Cile e l'identità cilena", aggiunge Dresdner.
