19 agosto 2021 #CileGlobal

Fotografi cileni d'eccezione

Ritratti, paesaggi, architettura, astratto. I grandi talenti della fotografia cilena hanno esplorato una vasta gamma di generi. Qui vi raccontiamo alcuni dei nomi fondamentali della storia della fotografia in Cile.

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Sergio Larraín:

È l'unico fotografo cileno ad aver fatto parte della rinomata agenzia Magnum, che fornisce materiale fotografico per riviste europee e nordamericane. Il suo lavoro è apparso su prestigiosi media internazionali e in mostre al Museo Nacional de Bellas Artes di Santiago e all'Instituto Valenciano de Arte Moderno in Spagna. Attratto dalla meditazione trascendentale e dalle filosofie orientali, nel 1969 si è ritirato dalla fotografia professionale e si è stabilito ad Arica, per poi stabilirsi in un piccolo villaggio di Ovalle e approfondire il suo sviluppo spirituale. Nel 1999 ha ricevuto il premio Ansel Adams dall'Istituto cileno-nordamericano.

Lola Falcón:

Aurora Falcón May è nata a Chillán nel 1907. Ha vissuto in vari Paesi, come Francia, Spagna e Stati Uniti. Ritrasse la vita bohémien a New York, dove frequentò un gruppo di artisti e intellettuali latinoamericani. Le sue fotografie in bianco e nero, scattate con una macchina fotografica Rolleiflex, spiccano nel suo lavoro. Ritrasse la vita quotidiana nelle strade, gli operai e i bambini in condizioni di povertà, ma anche l'architettura e i paesaggi. È morto nel 2000 a Santiago.

Antonio Quintana:

I suoi primi lavori come fotografo risalgono agli anni Trenta, collaborando a riviste d'arte e di architettura. È considerato il precursore in Cile della fotografia come documento sociale, grazie alle sue riprese di lavoratori, bambini e feste religiose, tra gli altri soggetti. Nell'ottobre 1960 ha ideato e inaugurato la mostra collettiva "El rostro de Chile" (Il volto del Cile) - secondo gli esperti, la più importante mai realizzata nel nostro Paese - che ritraeva persone, paesaggi, costumi e lavoro in tutto il territorio nazionale.

Leonora Vicuña:

Nata a Santiago nel 1952, Leonora ha studiato fotografia a Parigi, dove ha vissuto per molti anni. Legata ai circoli letterari di Santiago, gran parte del suo lavoro è stato dedicato a ritrarre gli scrittori cileni e a registrare la vita bohémienne degli anni Settanta e Ottanta. Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali e collettive in Cile e all'estero. Attualmente vive a Carahue, nella regione dell'Araucanía, dove ha lavorato con la comunità di donne Mapuche Lafkenche dell'isola di Huapi, con cui ha creato la mostra Nosotras, Lafkenche de Huapi nel 2003.

Alfredo Molina La Hitte:

Alfredo Molina è stato un importante fotografo noto soprattutto per i suoi ritratti di personaggi dell'alta società e dello spettacolo in Cile a metà del XX secolo. Ha esposto le sue opere al Museo de Bellas Artes e ha lavorato per la rivista Zig-Zag, occupandosi delle pagine sociali e dei servizi speciali. Si avventurò nel teatro come decoratore e attore, tanto che la sua vicinanza agli artisti gli permise di ritrarre le attrici e gli attori più famosi degli anni '40, '50 e '60. I suoi lavori sono caratterizzati dall'eleganza e dal gioco di luci e ombre.

Paz Errázuriz:

È una delle fondatrici dell'Associazione dei Fotografi Indipendenti (AFI), creata nei primi anni Ottanta. Sebbene fosse un'autodidatta della fotografia, i suoi primi lavori riguardavano i media nazionali e internazionali e il Vicariato della Solidarietà. In seguito, ha studiato formalmente all'International Center of Photography di New York. Il suo lavoro consiste principalmente in ritratti in bianco e nero, in cui esplora la precarietà e la marginalità in spazi diversi, dalla vita urbana a quella rurale. Nel 1995 l'Istituto cileno-nordamericano gli ha assegnato il Premio Ansel Adams e nel 2017 ha ricevuto il Premio Nacional de Artes Plásticas.

Luis Ladrón de Guevara:

Figlio di un artista cileno e di una giornalista danese, Luis Ladrón de Guevara è nato in Danimarca nel 1926 e aveva quattro anni quando si è trasferito in Cile con la famiglia. Si dedica professionalmente alla fotografia e alla pubblicità. I suoi legami con il mondo della cultura gli hanno permesso di ritrarre personaggi iconici come Lily Garafulic e Marta Colvin. Ha contribuito all'immagine aziendale e pubblicitaria di aziende pubbliche e private. Nel 1995 ha ricevuto il Primo Premio Internazionale di Svezia.

Marcos Chamudes:

Prima di dedicarsi alla fotografia e al giornalismo, Marcos Chamudes è stato eletto deputato della Repubblica in rappresentanza del Partito Comunista. Si reca a New York, dove si risveglia il suo interesse e la sua vocazione per la fotografia. Diventa cittadino statunitense e si arruola nell'esercito come soldato-fotografo durante la Seconda Guerra Mondiale. Realizza diverse mostre, in particolare al Museum of Modern Art di New York e alle Nazioni Unite, dove lavora per un certo periodo come reporter. Negli anni Cinquanta torna in Cile, dove apre il suo studio e il suo showroom. Nel corso degli anni si dedica principalmente al giornalismo, allontanandosi dal mondo della fotografia.

Fonte: Memoria Chilena: Memoria Chilena

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