05 giugno 2020 #CileDiverso #CileSostenibile

Il Cile si avvia a diventare più sostenibile

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1. Scommettere sul sole
Il deserto di Atacama, nel nord del Cile, si caratterizza per essere il deserto più arido del mondo. Praticamente non piove, ma c'è una risorsa che esiste in abbondanza e che il nostro Paese sta sfruttando: il SOLE. Questa parte del pianeta ha uno dei più alti livelli di radiazione solare al mondo, che la rende un'oasi per lo sviluppo dell'energia solare. Qui, infatti, si sta costruendo Cerro Dominador, il primo impianto solare termico dell'America Latina, che potrebbe fornire elettricità a quasi un milione di persone e che entrerebbe in funzione nel 2020. A questo si aggiungono i molteplici impianti fotovoltaici che stanno trasformando la matrice energetica del Cile.

2. I primi della regione a impegnarsi
L'Accordo di Parigi prevedeva che ogni Paese presentasse alle Nazioni Unite un piano d'azione con misure concrete per ridurre le emissioni di gas a effetto serra entro il 2030, i cosiddetti "contributi nazionali determinati" (NDC). Il Cile è stato il primo in America Latina a farlo nell'aprile 2020. Ma non è tutto. Il nostro Paese si è anche impegnato formalmente a diventare una nazione a zero emissioni di carbonio entro il 2050.

3. Una piccola azione con un grande impatto
È nata come un'iniziativa per aiutare i settori più vulnerabili, ma ha finito per essere anche un contributo all'ambiente. La start-up cilena "Algramo", ora riconosciuta da Fast Company come una delle aziende più innovative dell'America Latina, vende prodotti sfusi come cibo per cani e detersivi attraverso macchine che incoraggiano il riutilizzo dei contenitori di plastica. In questo modo, il cliente risparmia il costo dell'imballaggio, paga un prezzo in linea con quello che effettivamente acquista e contribuisce al riutilizzo della plastica che altrimenti sarebbe finita in mare. Prima operavano in piccoli negozi di quartiere, ma in risposta al COVID-19, ora consegnano i loro prodotti su tricicli elettrici per non inquinare l'ambiente durante il trasporto.

4. Verso un trasporto senza inquinamento
Sono arrivati a goccia a goccia. Alla fine del 2018 i primi 100, poi altri 100 e così via, finché in meno di un anno la capitale cilena è diventata la città con più autobus elettrici al mondo, dopo le città cinesi. Sono dotati di WIFI, aria condizionata e altri comfort, ma l'attributo di cui i cileni vanno più fieri è la notevole riduzione dell'inquinamento, sia atmosferico che acustico.

5. Addio ai sacchetti di plastica
Un tempo ne facevamo un uso massiccio, causando danni significativi all'ambiente quando li gettavamo indiscriminatamente. Ma nel 2018 il Cile ha approvato una legge che vieta i sacchetti di plastica nei negozi, diventando la prima nazione dell'America Latina a limitarli. La misura ha costretto il Paese ad abituarsi e, in un solo anno dall'approvazione della legge, i dati del Ministero dell'Ambiente cileno parlano chiaro: 2,2 miliardi di sacchetti di plastica hanno smesso di essere utilizzati, il che equivale a più di 16.000 tonnellate. È il peso di 13.000 automobili.

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