28 aprile 2020 #CileGlobal

Il mondo pubblico-privato ha analizzato l'impatto della trasformazione digitale in tempi di COVID-19

Impostazioni di accessibilità

Non c'è dubbio che in un contesto globale segnato dall'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di coronavirus, tutti i settori produttivi, governo, istruzione e sanità, hanno orientato le loro strategie verso il digitale, generando un profondo impatto sul loro modo di operare nel presente e nel futuro.

Comprendendo questo spostamento verso il digitale, la Fundación País Digital, insieme a Imagen de Chile e all'Universidad Del Desarrollo, e con il sostegno di IDB Chile, ha dato vita all'incontro digitale"Ciclos Digitales Para La Sociedad: Post COVID-19: Nuestro nuevo presente digital", che ha avuto inizio con la riflessione del presidente della Fundación País Digital, Pelayo Covarrubias, sull'articolo di opinione scritto dallo scrittore e storico israeliano Yuval Harari, che analizzava i possibili cambiamenti in tutte le sfere della società, dopo la pandemia.
La discussione, che fa parte di una serie di interventi della Fundación País Digital, ha aperto un dialogo con rappresentanti del settore pubblico e privato sulle sfide che i settori economico, produttivo, sociale, educativo e sanitario dovranno affrontare dopo la pandemia.

A questo proposito, Pelayo Covarrubias ha indicato che "parlare di uno scenario post-COVID-19 è incerto in tempi come questi, il mondo sta indubbiamente cambiando e noi dobbiamo stare al passo con esso". In questo senso, il ruolo svolto da imprese, organizzazioni e istituzioni pubbliche è fondamentale per poter rispondere non solo alle esigenze di adattamento del Paese, ma anche alla sopravvivenza di tutti gli attori della società. Oggi più che mai, l'articolazione tra il mondo pubblico e quello privato è fondamentale e genera benefici sia a livello economico che sociale".
Da parte sua, Constanza Cea, direttrice esecutiva di Imagen de Chile, ha affermato che "questa crisi ci sta insegnando che dobbiamo lavorare tutti insieme e ogni persona, a partire dalla sua specialità, ha un ruolo molto importante da svolgere. Come Imagen de Chile abbiamo voluto creare questo spazio di conversazione insieme a País Digital perché è fondamentale pensare al Paese che si sveglierà dopo questa crisi. Vogliamo prepararci affinché il Cile possa rimettersi in piedi nel miglior modo possibile attraverso il talento, la creatività, l'imprenditorialità e la sua capacità di innovazione, sempre con responsabilità collaborativa".
Un'analisi negativa è stata fornita da Carolina del Río, direttrice di Falabella S.A.C.I., che ha espresso la sua preoccupazione per la "crisi umanitaria che è già iniziata", sottolineando la possibilità che in altri tre mesi il Paese si trovi in uno scenario in cui "i fondi finiranno, la povertà e la carestia aumenteranno, ed è qui che dobbiamo essere uniti e insieme per poter combattere questa crisi". Ha inoltre evidenziato l'importanza della digitalizzazione nella sfera socio-economica, sottolineando che "qui vediamo che siamo un Paese diseguale, la connessione è assolutamente diseguale, c'è un divario enorme che dobbiamo continuare a lavorare e fermare".

In questo contesto e seguendo la linea di alcune ipotesi di Harari post coronavirus come la ristrutturazione del mercato del lavoro e il cambiamento dell'economia del futuro, dovuto all'implementazione - "esperimento massiccio" nelle parole dello storico - dell'Home Office o del Telelavoro, Yolanda Martinez, Rappresentante IDB in Cile, ha sottolineato che "all'interno del concetto di riconversione del lavoro, è senza dubbio fondamentale continuare a promuovere lo sviluppo delle competenze digitali nei lavoratori. In questo senso, è estremamente importante trovare un equilibrio, in cui i collaboratori non solo siano autorizzati a lavorare da casa, ma anche che non perdano l'interazione con gli altri, quindi è importante abilitare spazi collaborativi 'Cowork' e continuare con l'equilibrio lavorativo".
David Gallagher, ambasciatore cileno nel Regno Unito e fondatore di ASSET-Chile S.A., ha commentato che "COVID-19 ha fatto sparire un problema molto più grave, che è l'esplosione sociale", a cui ha aggiunto l'intenzione che il Paese possa "unirsi intorno a un grande 'Piano Marshall' per far uscire dalla povertà una percentuale molto alta della popolazione". D'altra parte, ha affermato che gli strumenti di digitalizzazione e telelavoro implementati quasi un mese e mezzo fa in Cile aiuteranno "un maggior numero di donne a entrare nel mercato del lavoro e a raddoppiare il reddito familiare, provocando un impatto positivo sulla disuguaglianza e sul reddito".

Questo Ciclo Digital Para La Sociedad, contato con la partecipazione di Cristián Lefevre, Presidente EY Chile; Eduardo Valente, Leading Consulting Partner, EY Chile; Mauricio Ríos, Direttore Generale di everis Chile; Claudio Hohmann, Ex Ministro dei Trasporti e delle Telecomunicazioni; Thierry de Saint Pierre, Presidente ACTI; Alfonso Swett, Presidente Consiglio Nazionale della Confederazione della Produzione; Alejandra Mustakis, Presidente ASECH; Mónica Retamal, Direttore Esecutivo di Kodea; Carolina del Río, Direttore di Falabella S. A.C.I; Iván Vera, Fondatore di Innspiral; David Gallagher, Ambasciatore del Cile nel Regno Unito e Fondatore di ASSET-Chile S.A; Claudio Muñoz, Direttore di ASSET-Chile S.A; Claudio Muñoz, Direttore di ASSET-Chile S.A.A.C.I; Iván Vera, fondatore e presidente di Innspiral; David Gallagher, ambasciatore del Cile nel Regno Unito e fondatore di ASSET-Chile S.A; Claudio Muñoz, presidente di Aguas Andinas; Carolina Altschwager, direttore esecutivo di Almabrands; Álvaro Fischer, direttore esecutivo di Resiter e Fernando Reyes Matta, direttore del Centro de Estudios sobre China, Universidad Andrés Bello.

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