Luciano Castellucci, accademico della Business School dell'Universidad Adolfo Ibáñez, Master in Marketing e Partner della società di consulenza Watson, è intervenuto al workshop. Sul valore dell'origine dei prodotti, Castellucci ha commentato che "oggi le persone sono più consapevoli dei marchi che hanno questa radice autentica. C'è una tendenza a favore di marchi più nazionalistici e il Cile ha l'opportunità di abbracciare il locale. Credo che Marca Chile sia un validatore di autenticità e qualità anche per i suoi risultati. Per molte persone, quando scelgono un prodotto, avere il marchio del Cile può far pendere la bilancia verso quell'azienda".
Al workshop ha partecipato anche la direttrice esecutiva di Imagen de Chile, Constanza Cea, che ha dichiarato che "il marchio Chile Brand seal mette in evidenza gli attributi che ci rendono unici e diversi in Cile: la nostra straordinaria natura, la ricchezza e la varietà del nostro territorio e, soprattutto, il talento, la creatività e la capacità imprenditoriale della nostra gente. I consumatori decidono sempre più spesso i loro acquisti tenendo conto di fattori come l'origine, l'attenzione all'ambiente e lo scopo del marchio che c'è dietro. Per questo motivo, oggi più che mai, invitiamo i cileni a preferire i prodotti cileni che portano il sigillo di Marca Chile, sostenendo così gli imprenditori locali".
Alcune delle aziende partecipanti hanno condiviso la loro esperienza con il programma e hanno raccontato quello che considerano il valore aggiunto di Marca Chile nella loro azienda. Francisca Pacheco, direttore commerciale di Cervecería +56, una PMI cilena che porta il prefisso telefonico cileno nel suo nome, ha affermato che "per noi è essenziale avere Marca Chile perché è la base e il sostegno del nostro marchio e della nostra identità. Vogliamo sempre promuovere ciò che è nazionale e cileno. Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo nel nostro Paese e di portare il marchio Chile".
Boketo è una nuova linea di pasticceria d'autore e il suo Direttore Amministrativo e Finanziario, Loreto Klein, ha sottolineato due valori importanti del portare il Marchio Cile: "La proiezione di pensare all'esportazione e rappresentare l'identità del Paese all'estero e anche promuovere fortemente il consumo locale, in modo che i cileni preferiscano i prodotti cileni".
Allo stesso modo, Marisol Villalobos, responsabile commerciale della Peluquería Francesa, che ha la sua sede nel Barrio Yungay da più di 150 anni, ha affermato che "per noi è un valore aggiunto perché è un riconoscimento della traiettoria e dei servizi che offriamo. È un sigillo di fiducia. Il Marchio Cile aggiunge valore al pubblico perché porta il nome del Paese e questo genera vicinanza e identità con la nostra azienda".
L'azienda tessile Monarch produce 17 milioni di capi di abbigliamento all'anno e il Marchio Cile è presente su ogni confezione. "Abbiamo sempre messo in evidenza il made in Chile. Far parte di Imagen de Chile e collaborare con loro da tre anni, essendo una delle poche aziende tessili che lavorano ancora in Cile, è motivo di orgoglio", ha dichiarato la Product and Design Manager Paz Macera.
