Il Cile ha effettuato i vaccini in anticipo e si è trovato di fronte a pochi sentimenti antivaccini
Il Cile sta portando avanti una campagna di vaccinazione contro il Covid-19 che sta superando non solo i suoi vicini latinoamericani, ma anche gran parte del mondo, mettendo la nazione sudamericana sulla strada per diventare il primo paese in via di sviluppo a raggiungere l'immunità di gregge.
Più del 22% dei 19 milioni di cileni ha già ricevuto almeno una dose, un risultato superato solo da Israele, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito, secondo Our World in Data, un progetto dell'Università di Oxford che segue la diffusione del vaccino a livello globale.
Nella maggior parte dei giorni dell'ultimo mese, l'1,1% della popolazione cilena - più di 200.000 persone al giorno - è stato vaccinato. Nell'ultima settimana, il Cile ha somministrato 1,06 dosi ogni 100 abitanti, al pari di Israele e più di qualsiasi altro Paese. Il governo prevede di coprire l'80% della popolazione entro giugno.
Rodrigo Yáñez, che ha guidato le trattative del governo con le aziende farmaceutiche, attribuisce il successo a una strategia che prevede un'ampia rete e un impegno precoce nelle trattative, che ha permesso al Cile di siglare accordi con la statunitense Pfizer Inc., la cinese Sinovac Biotech Ltd. e la britannica AstraZeneca PLC. Il governo ha anche finanziato e ospitato studi clinici di fase 3 con diverse aziende farmaceutiche, contribuendo a rendere i vaccini più facilmente disponibili.
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