Il salmone, le ciliegie, i servizi e l'industria manifatturiera, così come i significativi investimenti esteri, consolidano il Cile come attore rilevante in diversi mercati globali.
Negli ultimi mesi, il Cile ha riaffermato la sua posizione di Paese solido nel commercio internazionale e negli investimenti esteri, con cifre storiche che evidenziano il dinamismo delle sue esportazioni di beni e servizi, nonché la sua capacità di attrarre capitali stranieri. Questi dati sono il riflesso di un lavoro congiunto a lungo termine tra il settore pubblico e quello privato nella ricerca della diversificazione dei mercati e del rafforzamento dell'economia nazionale.
Tra gennaio e settembre 2024, gli investimenti diretti esteri (IDE) cumulativi hanno raggiunto 11,76 miliardi di dollari, superando del 5% la media ventennale per questo periodo. Nel frattempo, un rapporto della Capital Goods Corporation (CBC) del secondo trimestre di quest'anno ha previsto che il 77% degli investimenti privati in Cile entro il 2028 corrisponderà a società straniere.
Per la prima volta nella storia, le esportazioni di servizi in Cile hanno superato i 2,5 miliardi di dollari, con una crescita cumulativa del 18% fino a novembre, raggiungendo i 2,518 miliardi di dollari. Questo traguardo riflette i progressi nella diversificazione del paniere delle esportazioni, evidenziando servizi come la manutenzione aeronautica, il supporto logistico, lo sviluppo di software, l'animazione digitale e la consulenza specializzata in campo minerario e medico.
Gli Stati Uniti sono stati la principale destinazione di questi servizi, con 839 milioni di dollari, seguiti da Perù (436 milioni di dollari) e Colombia (185 milioni di dollari), mercati che insieme hanno rappresentato il 58% delle esportazioni totali.
Secondo l'ultimo rapporto della Banca Centrale, nel 2024 le esportazioni di beni cileni hanno raggiunto i 100,163 miliardi di dollari, con una crescita del 5,9% rispetto all'anno precedente. Questo risultato è dovuto ai record storici dei concentrati di rame, dei prodotti forestali, della frutta fresca e degli alimenti biologici.
Nel settore minerario, che guida le esportazioni con 52,28 miliardi di dollari (+9,5%), spiccano le spedizioni di concentrati di rame, catodi di rame e oro. Nel frattempo, le esportazioni di frutta fresca, che hanno accumulato 6.968 milioni di dollari (+20,3%), continuano a registrare record grazie a prodotti come kiwi, prugne, uva e ciliegie fresche. Nel solo mese di novembre, le spedizioni di ciliegie hanno raggiunto i 70 milioni di dollari (+42%), con Cina, Stati Uniti e Brasile come mercati principali.
Anche altri settori come il vino (1.509 milioni di dollari, +6,4%), la cellulosa (2.690 milioni di dollari, +18,9%) e i macchinari (1.193 milioni di dollari, +11,2%) hanno contribuito alla crescita delle esportazioni.
L'anno 2024 ha consolidato il Cile come leader mondiale nel settore dei prodotti ittici, con le esportazioni che a novembre hanno raggiunto i 710 milioni di dollari, il terzo miglior record mensile di sempre.
Prodotti come il salmone e la trota hanno primeggiato con 609 milioni di dollari, mentre le seppie e i sugarelli hanno registrato una crescita eccezionale (rispettivamente +289,1% e +234,5%). Stati Uniti, Giappone e Spagna sono state le principali destinazioni, a testimonianza del successo delle strategie di diversificazione del mercato attuate dal settore.
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