Il Sistema satellitare nazionale prevede la messa in orbita di tutti i satelliti cileni tra il 2021 e il 2025.
"Una nuova era per lo spazio": così il ministro della Difesa Baldo Prokurica ha definito l'implementazione del Sistema satellitare nazionale, un progetto che prevede il lancio nello spazio di 10 satelliti cileni e che permetterà di accedere a 250 dispositivi internazionali.
SpaceX, l'azienda aerospaziale fondata da Elon Musk, sarà incaricata di mettere in orbita la costellazione di 10 nuovi satelliti entro il 2025. Essi sostituiranno FASat-Charlie, il satellite cileno che ha terminato il suo ciclo di vita più di quattro anni fa.
Il progetto, sviluppato congiuntamente dal Ministero della Difesa, dal Ministero della Scienza e dall'Aeronautica, prevede la messa in orbita tra il 2021 e il 2024 dei minisatelliti Fasat Delta, Fasat Echo 1 e Fasat Echo 2, ognuno dei quali pesa meno di 100 chili. Gli altri sette micro-satelliti, di peso compreso tra i 12 e i 13 chili, saranno lanciati come segue: uno nel 2023, tre nel 2024 e tre nel 2025.
Inoltre, otto dei 10 satelliti saranno costruiti interamente in Cile, da tecnici e ingegneri dell'Aeronautica Militare e di varie università cilene.
Centro spaziale nazionale
Il nuovo Centro spaziale nazionale che gestirà questi satelliti sarà inaugurato il prossimo anno nel quartiere di Santiago di Cerrillos. Il sito ospiterà un laboratorio specializzato nella produzione di satelliti e carichi utili, un centro di imprenditorialità e innovazione spaziale, il centro di controllo delle missioni spaziali e un altro centro che analizzerà ed elaborerà le informazioni geospaziali.
Anche ad Antofagasta, Santiago e Punta Arenas saranno costruite stazioni di monitoraggio delle informazioni trasmesse dai satelliti, che consentiranno al Cile di ricevere una maggiore gamma di immagini con maggiore frequenza e a costi inferiori.
